Rivolgersi ad uno psicoterapeuta significa dare ascolto ad un’esigenza importante ed intima, che comporta due passi fondamentali: il primo è prendere coscienza del proprio stato di malessere e il secondo consiste nell'assecondare il desiderio di stare meglio ed occuparsi di sé.
Esistono dei segnali che ci avvertono che un disagio può essere indice di una sofferenza più profonda e che richiede l’intervento di uno specialista della salute psichica.
In alcuni casi questi segnali sono esplicitamente psicologici come l'ansia, gli attacchi di panico, le fobie, l’umore instabile, la depressione, i pensieri negativi persistenti, la presenza di comportamenti inusuali o compulsivi, rabbia e aggressività.
In altri casi il malessere si colloca esplicitamente in ambito relazionale: relazioni sentimentali ingarbugliate e con aspetti ripetitivi, problematiche della vita familiare, problemi di coppia, oppure i frequenti problemi emotivi e relazionali della vita lavorativa.
Altre volte il malessere psicologico prende la forma di un blocco dell’azione, di uno stallo nel proprio progetto di vita.
In tutti questi casi la natura psicologica e relazionale del malessere fa subito pensare che l’aiuto di uno psicologo sia senz’altro utile, se non indispensabile.
Più difficile invece discernere quando i sintomi psicologici compaiono sotto mentite spoglie, in maniera indiretta, manifestandosi nelle loro varianti somatiche o colpendo alcuni aspetti specifici della propria vita, come nei disturbi del sonno, o malesseri fisici non riconducibili a cause organiche.
I disturbi psicosomatici rappresentano quell'insieme di sintomi, disturbi e disagi che si manifestano a livello corporeo ma che non sono direttamente riconducibili ad una patologia medica o organica. Disturbi di tipo psicosomatico possono manifestarsi in tutti gli apparati dell’organismo.
Anche in questi casi la psicoterapia è in grado di guarire dai sintomi e consentire alla persona di riprendere il proprio percorso di vita con una nuova consapevolezza.