La psicoterapia psicoanalitica ha come punto di riferimento il modello psicoanalitico. Lo strumento principale di intervento è il colloquio clinico, della durata di 45-50 minuti e con frequenza da valutare in rapporto alla problematica del paziente. Si lavora sempre senza prescrivere farmaci, ma senza escludere la possibilità di utilizzarli, in certi casi, in collaborazione con lo psichiatra. L’essenza della terapia psicodinamica consiste innanzitutto nell’esplorare quegli aspetti del Sé che non sono pienamente conosciuti o decifrati. In particolare, si incoraggia l’esplorazione e la discussione sulla dimensione emotiva del paziente.

La psicoterapia ad orientamento analitico si propone di accompagnare l'individuo a riflettere sul suo mondo, interno ed esterno, per comprendere la propria intimità ed elaborare i contenuti psichici, spesso inconsci, che sono alla base della propria sofferenza e delle proprie scelte. Questo tipo di psicoterapia ha quindi un duplice obiettivo: la risoluzione dello stato di sofferenza che generalmente porta ad una richiesta di aiuto ed una graduale crescita personale, tramite l'acquisizione di una maggior autoconsapevolezza a vari livelli.